23 Mar 2021

Da Kpet oltre 300 coperte
per canili e rifugi di tutta Italia

grazie alla collaborazione con Il Sole A.D.P. Onlus

Blankets for Puppies - Kpet Charity

Blankets for Puppies. Tradotto, un mare di coperte per scaldare i nostri amati cuccioli a quattro zampe. Si chiama così il programma che Kpet sta portando avanti da tempo insieme all’associazione Il Sole A.D.P. Onlus, nata a Pistoia nel 2003 dalla volontà di sostenersi a vicenda di un gruppo di genitori con figli con Sindrome di Down.

Kpet e Il Sole hanno iniziato a collaborare con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità e dare una risposta ai problemi che le persone con disabilità intellettiva si trovano a dover fronteggiare ogni giorno, fornendo un valido supporto ai ragazzi e alle loro famiglie. Negli ultimi mesi, insieme hanno dato vita a un laboratorio professionalizzante, durante il quale i ragazzi membri e i volontari trasformano scarti di materiale tessile industriale in coperte da donare ai rifugi che accolgono cani e gatti abbandonati. Hanno fornito il materiale il Maglificio Beby di Agliana, Gabriella Tesi Confezioni, con sede a Bottegone e Moda Mania di Prato.

Lo scopo dell’iniziativa è offrire ai ragazzi membri dell’associazione nuovi stimoli affinché raggiungano maggiore autonomia e un background professionale che possa aprire anche a future opportunità lavorative. Sono stati proprio loro, con l’aiuto dei professionisti di Kpet, a cucire le coperte che saranno regalate ai canili e ai rifugi di tutta Italia, trasformando ciò che le industrie del territorio gettano via in un prodotto di valore, a beneficio di chi più ne ha bisogno. Il progetto è andato avanti in questi mesi osservando tutte le norme e le restrizioni anti Covid-19 e oggi oltre trecento coperte sono pronte per essere distribuite alle strutture che realmente ne hanno la necessità.

Blankets for Puppies - Kpet Charity
Blankets for Puppies - Kpet Charity

" Blankets for Puppies è un programma che ha diversi risvolti importanti. Come prima cosa, si ritarda il processo di inquinamento dovuto agli scarti tessili e si valorizza la manodopera per realizzare qualcosa che vada a beneficio di chi non è sostenuto dalle istituzioni, ovvero i canili e i rifugi per gli animali abbandonati. Ma soprattutto volevamo andare a creare percorsi di autonomia e laboratori per i ragazzi de Il Sole, su attività che non sono quelle a cui hanno accesso di solito, bensì rivolte all’artigianato, che possano condividere con la famiglia o comunque vivere in gruppo. Il mio augurio è che attraverso questi laboratori, visto che ne faremo altri, possano per loro nascere opportunità lavorative sia all’interno di Kpet che in aziende partner. Luca Freschi, Ceo e Founder di Kpet

«Siamo molto felici di essere entrati in contatto con Kpet» commenta Sandro Badiani, amministratore di Moda Mania di Prato, un punto di riferimento per chi desidera acquistare stoffe pregiate e una delle aziende che ha deciso di donare materiale tessile di scarto a Kpet, contribuendo alla realizzazione delle coperte. «Abbiamo dato diversi materiali, avanzi e scarti della lavorazione che vanno dal cotone a i trapuntati fino a pellicce, lino e acrilico. Disfarsene ha un costo, anche perché il tessuto viene trattato come un rifiuto speciale, se poi c’è anche modo di contribuire a una causa così importante è davvero una bella notizia».

«Ci occupiamo di confezioni e pigiameria – racconta Maria Elena Tesi di Gabriella Tesi Confezioni, a Bottegone – quindi abbiamo fornito tessuto di scarto, pezze con alcuni difetti o altri problemi che non potevano essere utilizzate, in particolare cotone e tessuti invernali. Lo abbiamo fatto volentieri perché siamo tutte persone che hanno a cuore gli animali e soprattutto che conoscono e stimano l’app Kpet e i progetti che porta avanti. Tant’è che ne abbiamo parlato con il nostro fornitore e anche lui ha dato un bel contribuito per Blankets for Puppies».

Il Maglificio Beby di Agliana - che vanta un’esperienza di oltre 50 anni nella realizzazione di capi di maglieria pregiata – non ha fornito scarti bensì filati che non venivano utilizzati. «Sarebbero rimasti in magazzino a vita, così abbiamo deciso di tesserli e donarli a Kpet. Devo dire che è stato il miglior modo possibile di dare una seconda vita a questo materiale: troppe volte quando si parla di beneficenza viene automatico pensare agli esseri umani, ma in realtà ci sono tantissimi modi per farla e contribuire alla produzione di coperte per i canili è sicuramente una delle azioni più importanti che potevamo intraprendere» commenta Alessandro Reali Vannucci.

" Ogni anno si produce, anche sul nostro territorio, una grande mole di scarti tessili: noi ci siamo concentrati sull’idea che partendo da questi rifiuti si potesse portare un beneficio reale agli animali. Il tema delle difficoltà legate al freddo con cui queste strutture combattono ogni anno è spesso sottovalutato: Kpet ha provato a dare una svolta andando a sostenere chi ha realmente bisogno di materiale. Ringrazio tutte le persone che si sono messe in gioco per cucire le coperte, e le aziende che ci hanno fornito il materiale. Ci auguriamo che siano sempre di più le realtà che vogliono darci una mano e i rifugi che chiamano per avere sostegno, sapendo di trovare in Kpet un alleato fedele Riccardo Pagnini, Project Manager di Kpet Charity

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